Per molte persone la piena accettazione di sé è qualcosa di difficile da ottenere. Si potrebbe addirittura dire che quella con noi stessi è la relazione più complicata che abbiamo! Accettare le parti buone e positive di noi può essere naturale, ma per quanto riguarda il resto? Accogliere se stessi senza riserve significa accettare anche i limiti, le fragilità, le imperfezioni del nostro essere umani. Questa consapevolezza non interferisce con la capacità di sperimentare il nuovo, di mettersi in gioco, di spingersi oltre i confini della nostra zona comfort.
Cambiando il modo in cui pensiamo a noi stessi, cambieremo il modo in cui vediamo il mondo e ci rapportiamo ad esso
Anche la capacità di affrontare con successo il cambiamento è influenzata dall’atteggiamento che pratichiamo verso di noi. Lo psicologo statunitense Carl Rogers lo spiega bene “c’è un curioso paradosso: quando mi accetto per come sono, allora posso cambiare.” Per Rogers l’accettazione è la base del cambiamento. Se non c’è accettazione, non c’è cambiamento. Quindi guardare a chi siamo veramente e conoscere noi stessi è la chiave per crescere ed evolvere come persona. L’accettazione di sé rappresenta dunque un approccio molto potente di auto-miglioramento.
Alcuni suggerimenti per sviluppare livelli più elevati di auto-accettazione:
1. Riconnettiti con il tuo sé intenzionale. Entrare in contatto con la parte più profonda e significativa di noi ci aiuta a sbloccare il nostro il potenziale e attingere ad esso per realizzare il cambiamento desiderato.
2. Smetti di giudicarti e usa un dialogo interiore positivo. Quante volte lasciamo che il nostro “giudice interiore” condizioni i nostri pensieri e le nostre azioni? Succede quando alla sana autocritica prevale il giudizio ricorrente e severo verso se stessi. Un giudizio che ci svaluta, ci blocca, enfatizzando le nostre insicurezze. È così difficile trattarsi con amore e compassione? Per ritrovare l’equilibrio interiore occorre darsi la possibilità di sbagliare, di ripartire dai propri errori, rinunciando all’idea che tutto debba essere perfetto.
3. Lascia andare il passato. Spesso le nostre debolezze sono soltanto ferite del passato che ci impediscono di guardarci dentro. Affrontarle è l’unico modo per guarire e lasciarle andare.
4. Identifica e celebra i tuoi successi. Riconosci a te stesso/a che stai facendo un ottimo lavoro, che ti impegni a dare il meglio di te. Un esercizio prezioso consiste nel fare un inventario di te: metti l’accento sulle tue qualità positive, prendi l’abitudine a complimentarti per i piccoli e grandi successi che ottieni ogni giorno. Quali sono le capacità che ti distinguono? Quali le cose che spiegano il tuo successo nella professione e nella vita personale? Impegnati a costruire una percezione più realistica e positiva di te.
5. Impara anche dai fallimenti. Tendiamo a vedere i nostri successi come buoni e gli insuccessi come qualcosa da evitare o dimenticare. Alleniamoci a cogliere la vita nella sua interezza. Il nostro traguardo più grande sarà imparare ad essere più resilienti per adattarci, reagire e reinventare positivamente la nostra vita.
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di Flaminia FaziUn commentatore di WordPress
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