Il Mentoring per crescere come coach professionista

di U2COACH
Le migliori 10 domande per un mentoring efficace e l’adattamento al Modello di Coaching Trasformazionale di Tony Robbins

Per guidare efficacemente qualcuno che vuole rafforzarsi nella sua professione come coach, è fondamentale fare domande per stimolare una riflessione sulle motivazioni, i punti di forza, le aree di crescita e sulla visione complessiva.Ecco dieci domande significative che possono attivare considerazioni utili e fornire spunti interessanti:

1. Qual è il tuo obiettivo?
Qual è il risultato specifico che vuoi creare nella tua carriera di coach?”

2. Qual è il tuo perché?
Perché vuoi diventare/essere un coach? Cosa ti motiva a perseguire questa professione?”

3. Quali sono i tuoi valori fondamentali?
Quali valori guideranno la tua pratica di coaching e come influenzeranno le tue decisioni e interazioni con i clienti?

4. Quali punti di forza unici porti nel coaching?
Quali abilità, esperienze o qualità ti distinguono come coach?

5. Quali aree hai bisogno di sviluppare?
Quali competenze o conoscenze ritieni di dover migliorare per diventare un coach efficace?

6. Chi è il tuo cliente ideale?
Chi vuoi servire come coach e quali specifici bisogni o sfide hanno?

7. Quali strategie utilizzerai per attrarre clienti?”Come puoi potenziare la tua strategia commerciale per ampliare la tua base di clienti?

8. Come misurerai il successo?
Quali metriche o indicatori utilizzerai per determinare la tua efficacia e i tuoi progressi come coach?

9. Quali ostacoli potresti affrontare e come li supererai?
Quali potenziali sfide prevedi nel tuo percorso come coach e quali strategie hai in atto per affrontarle?

10. Qual è la tua visione per il futuro?
Dove vedi te e la tua pratica di coaching nei prossimi cinque-dieci anni?

 

Queste domande sono sviluppate sulla base del Modello di Coaching Trasformazionale di Tony Robbins, che pone attenzione su identità, credenze, valori, competenze e obiettivi per promuovere trasformazione, crescita olistica, e creare cambiamenti duraturi e significativi nella vita delle persone.

Ecco una panoramica dei componenti chiave del modello:
Identità: questa fase implica aiutare le persone a scoprire e comprendere le loro convinzioni, valori e idee di sé stesse fondamentali. Esplorando la loro identità, le persone acquisiscono intuizioni su ciò che guida le loro azioni e decisioni.

Credenze: le credenze influenzano il modo in cui le persone percepiscono sé stesse e il mondo che le circonda. Il modello incoraggia le persone a identificare e sfidare le credenze limitanti che potrebbero impedirgli di raggiungere il loro pieno potenziale.

Valori: i valori sono i principi guida che influenzano le decisioni e le azioni. I mentor lavorano con i clienti per chiarire i loro valori e allinearli con i loro obiettivi e aspirazioni.

Regole: queste sono le linee guida e i criteri interni che le persone usano per prendere decisioni e valutare le esperienze. Il modello aiuta le persone a scoprire e modificare le regole non utili che potrebbero ostacolare i loro progressi.

Emozioni: le emozioni giocano un ruolo significativo nel comportamento e nel processo decisionale. I mentor aiutano i clienti a gestire le loro emozioni, spostare gli stati emotivi negativi e sviluppare l’intelligenza emotiva.

Competenze: sviluppare nuove competenze o affinare quelle esistenti è cruciale per la crescita personale e professionale. Il modello enfatizza lo sviluppo delle competenze in aree rilevanti per gli obiettivi della persona.

Risorse: l’approccio di Robbins enfatizza lo sfruttamento delle risorse e degli asset esistenti per raggiungere i risultati desiderati. Questo può includere il ricorso ai punti di forza, alle reti e al supporto esterno.

Comunicazione: una comunicazione efficace è fondamentale per costruire relazioni e raggiungere obiettivi. I mentor aiutano i coach a migliorare le loro capacità comunicative, sia con sé stessi che con gli altri.

Relazioni: le relazioni giocano un ruolo centrale nel benessere generale. Il modello si concentra sul miglioramento delle relazioni, sulla definizione di confini sani e sulla promozione di connessioni significative.

Ambiente: l’ambiente in cui le persone si trovano può influenzare il loro successo. I mentor aiutano i clienti a creare ambienti che supportino i loro obiettivi e aspirazioni.

Obiettivi: definire obiettivi chiari e coinvolgenti è essenziale per promuovere il progresso e la crescita. Il modello guida le persone nella definizione di obiettivi specifici, misurabili, raggiungibili, rilevanti e limitati nel tempo (SMART).

Azioni: compiere azioni coerenti e intenzionali è fondamentale per creare cambiamenti. Il modello aiuta le persone a identificare i passaggi concreti e a sviluppare strategie per implementarli.

Guidando le persone attraverso queste fasi interconnesse, il modello mira a rafforzarle per superare le sfide, sbloccare il loro potenziale e raggiungere i risultati desiderati.

Mentoring e Modello di Coaching Trasformazionale

Quando il mentee è un coach l’intervento di mentoring combinato al Modello di Coaching Trasformazionale di Tony Robbins può essere estremamente efficace. Ciò richiede un focus particolare su aspetti chiave che aiuteranno il coach a crescere sia professionalmente che personalmente.

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